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02 luglio 2005

Un mare di veleni.


naveveleni, originally uploaded by lzp.

“Basta essere furbi, aspettare delle giornate di mare giusto, e chi vuoi
che se ne accorga?”
A questo punto l’interlocutore all’altro capo del telefono sembra avere qualche
perplessità, forse una sorta di rigurgito di coscienza:
“E il mare? Che ne sarà del mare della zona se l’ammorbiamo?
“Ma sai quanto ce ne fottiamo del mare? Pensa ai soldi –
che con quelli, il mare andiamo a trovarcelo da un’altra parte...”

quanto sopra non é estratto da un romanzo, ma da un'intercettazione telefonica. a parlare sono due boss della 'ndrangheta calabrese, l'argomento sono le navi-porta-veleni, quelle che vengono fatte sparire in mezzo al mare.

Sono decenni che nei porti italiani si sentono storie di vecchie carrette, caricate di scorie tossiche e fatte affondre in mezzo allo Jonio o al Tirreno, quando non in mezzo al Mar Ligure, proprio al centro del "santuario dei cetacei".

Si sentono anche storie di navi con doppi registri, che invece di andare a scaricare nelle discariche dell'atlantico, svuotavano le stive sempre nello Jonio, che ha la disgrazia di essere un mare tanto bello, quanto profondo e poco controllato.

L'intercettazione di cui prima é stata estratta dalla Premessa del rapporto "Mare Nostrum 2005" di Legambiente.

Il documento é scaricabile in .pdf, dal portale www.legambiente.com

foto courtesy of ap.

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