Numerosi e scoppiettanti si accavallano i commenti all'articolo sulla pubblicazione del Bando del Campitaliano Snipe2005, alcuni costruttivi, altri critici, altri apertamente inquisitori, insomma ce ne é per tutti i palati.
Su tutto sembra catalizzare l'attenzione:
-il costo delle regate (ritenute da alcuni eccessivo);
-l'organizzazione di un'efficiente ed efficace procedura di stazza;
chiunque sia interessato può prendere visione dei commenti e magari dare il proprio CIVILE contributo, semplicemente clikkando sulla parola "comments", in fondo all'articolo in questione.
a chi invece sia interessato ad altro, o magari abbia già dato in merito alle suddette questioni, segnaliamo questo testo.
Di nuovo a parlare di "nani", in uno scenario che piace a molti, l'Europa del sedicesimo secolo, la fucina dalla quale, nel bene e nel male, é uscita l'Europa odierna, basti pensare allo scisma luterano e alla trasformazione di alcuni regni in proto-stati-nazione/potenze-coloniali. Insomma la lettura ideale da sotto-ombrellone, dove tutti (chi può negarlo?) prima o poi hanno desiderato l'intervento di una colonna di lanzichenecchi, a riportare un pò di pace :)
Il libro si presenta bene, ad onore del vero nessuno di noi l'ha letto, se qualcuno si dovesse cimentare, non manchi di farci avere un proprio commento, qualunque esso sia, soprattutto se fosse un pessimo commento.
---
Madsen: Memorie di un nano gnostico
di Beniamino Placido
[da "la Repubblica", 17.1.1999]
Vi piacciono le eresie? Si', che ci piacciono i movimenti ereticali; medievali, moderni o postmoderni che siano. Sono cosi' ingegnosamente articolati (che fatica reimparare ogni volta a distinguere tra arianesimo, neoistorianesimo, monofisismo). Sono (o ci sembrano) sempre cosi' rigorosi e radicali, gli eresiarchi: si chiamino Catari o Albigesi (che sono poi parenti stretti).
Vogliono sempre riportare la Chiesa alle sue origini, povere e modeste. Che bravi. Sono sempre fra di noi e ben rappresentati. Specie gli gnostici: si pensi a Guido Ceronetti, per esempio. Che qualche anno fa parlo' anche di un Leopardi gnostico. E mica aveva tutti i torti. Dicevano (dicono) infatti gli gnostici: ma davvero vogliamo continuare a pensare che questo mondo sia stato creato da un Dio? Ma non vedete quanto fa schifo?
E' stato inventato invece da un Diavolo cattivo, che del vero Dio e' un nemico giurato.
Ho per le mani adesso, e sto leggendo con gran piacere, un avvincente romanzo inglese che si intitola Memorie di un nano gnostico (Memoirs of a gnostic dwarf). E' ambientato nella Roma (e nella Chiesa) del Cinquecento. L'ha scritto un certo David Madsen, che pero' - avverte l'editore - e' uno pseudonimo. Ho l'idea che dietro si celi un teologo coltissimo. Tanta e' la dottrina e la passione narrativa che ci ha messo dentro.
Mette in scena un nano deforme (piu' deforme ancora del nostro Giacomino da Recanati) che di continuo si chiede: come puo' Dio, se e' tanto buono quanto potente, aver messo al mondo un tale mostro di natura, irrimediabilmente infelice, quale sono io? Qui gatta ci cova. Mi sa che hanno ragione gli gnostici: E gnostico ti diventa, tra mille avventure, patetiche e scollacciate assieme.
MEMORIE DI UN NANO GNOSTICO: LA SCHEDA EDITORIALE
di David Madsen, Meridiano zero, Euro 14,00 - trad. L. Borgotallo e F. Patarino
Roma, 1496. In un palazzo di una famiglia dell’aristocrazia romana, si svolge uno strano rito di iniziazione gnostico. Pochi giorni dopo, l’inquisitore domenicano fra Tomaso della Croce penetra nella villa e fa arrestare la
bella Laura de’ Collini. Ma non riesce a mettere le mani sul Maestro della confraternita.
Firenze, 1503. Nella città ancora scossa dall’esperienza di Savonarola e dall’esilio dei Medici, fa tappa la carovana di mastro Antonio: un triste baraccone itinerante di "scherzi di natura", deformi esseri umani tra i quali imprigionata la scintilla divina. E una sera la misteriosa Barbara entra nella sua tenda, per riscattarlo al suo destino.
Quando Giuseppe Amadonelli, al secolo Peppe il Nano gnostico, si mette a scrivere le sue memorie, é ormai habitué della corte pontificia. Passato indenne attraverso i cenacoli segreti dei palazzi rinascimentali e i ferri roventi dell'inquisizione. E' diventato il segretario ed il confidente di Papa Leone X: un Papa grasso, fiacco e dedito ai piaceri carnali, ossessionato da quel "monaco folle" di Lutero, che divulgando le sue tesi in una Germania ormai in ebollizione. E mentre con pungente irriverenza, racconta la dissolutezza e la corruzione del teatrino vaticano – in cui sfilano in gran pompa personaggi del calibro di Leonardo e del bellissimo Raffaello, di Francesco I e di Carlo V – Peppe tesse il filo del suo racconto: la storia di una complessa partita giocata sullo scacchiere dell’Italia, di una vendetta, del duello fra due grandi avversari, il Maestro e l’Inquisitore.
David Madsen, teologo e profondo conoscitore del Rinascimento, mescola sapientemente fiction e fatti storici,
dando vita a un romanzo magico che illumina i sotterranei intrighi di un’epoca cruciale per l’Europa.
---
txt and photo courtesy of www.carmillaonline.com
-bIGGER, lONGER & uNCUT!!- ..spazio privilegiato dello snipe politicamente scorretto o di qualsiasi altra facezia a vela, e non.
Translate
14 luglio 2005
"Memorie di un nano gnostico"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento