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20 luglio 2005

Il buio della ragione..


MONSTAR, originally uploaded by lzp.

..genera mostri.

Nei Balcani la ragione é rimasta al buio a lungo, e molti dei mostri che ha generato continuano a girare a piede libero, calpestando le fosse comuni che hanno riempito.

Il ponte di Mostar fu abbattuto più che per la propria funzione, per la propria funzione di simbolo.
Il ponte é stato ricostruito, per ricostruire quello di cui quel ponte era espressione non potrebbero bastare decenni, ammesso che ci si riuscirà mai.

Ora la guerra é finita, almeno nelle sue forme più plateali, ma la ragione sembra rimanere ancora al buio, ed i vecchi mostri, insieme a molti nuovi, continuano a spadroneggiare.

"Un'immagine del «Ponte Vecchio» di Monstar, Bosnia, che si riflette nel fiume Neretva. Il ponte di Monstar, è uno delle 17 meraviglie culturali protette dalle Nazioni Uniti come Siti Patrimonio del Mondo. Il ponte collega le due sponde di Monstar dal sedicesimo secolo. Nel 1993, durante la guerra in Jugoslavia, fu distrutto dai bombardamenti croati. Solo alla fine della guerra è stato ricostruito (Amel Emric/Ap)"

photo and txt courtesy of AP

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo sapevate che il ponte di Mostar, era stato originariamente costruito dall’architetto turco Hairuddin durante l’occupazione ottomana dei Balcani, sotto il regno di Suleyman il Magnifico.

Il Ponte Vecchio di Mostar era stato costruito nel 1566 per sostituire quello esistente in legno, e l'architetto aveva disegnato una curva elegante sospesa sulle rocce, leggermente asimmetrica per sfruttare l'appoggio naturale delle sponde.
All'epoca Mostar era conosciuta come la "Firenze dell'Impero ottomano", una città tollerante e aperta alle diverse culture. Il Ponte Vecchio, che collegava attraverso la Neretva le due parti della città, era simbolo di questa tolleranza.
La leggenda dice che alla vista del progetto il Sultano avesse detto all'architetto che se fosse caduto lo avrebbe decapitato.
Il giorno dell'inaugurazione l'architetto Hairuddin sparì.

Che bello se facessero anche oggi così con gli architetti!

Un ingegnere