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09 luglio 2005

Il Nano!


nano, originally uploaded by lzp.

Con non poco stupore, e con una malcelata commozione, siamo lieti di pubblicare una prima segnalazione editoriale giuntaci, come risposta alla recente iniziativa presentata su questa colonna!

di seguito riportiamo il testo della segnalazione ricevuta.

photo and info courtesy of www.iperborea.it


Un bel libro per l'estate, dello svedese Pär Lagerkvist. Ed: Iperborea. Di seguito la trama e il profilo dell'autore, dal sito della casa editrice.

-Il nano.-

Traduzione dallo svedese di Clemente Giannini
Introduzione di Fulvio Ferrari
I edizione: Dicembre 1991 - IV edizione: Maggio 2005 -
pp. 208
€ 11,50
ISBN 88-7091-024-5

Dvärgen, 1944
Un principe raffinato e privo di scrupoli, un artista tormentato,
principesse, amanti, delatori, servi corrotti e giovani innocenti popolano la teatrale corte del Rinascimento italiano in cui si svolge l’azione. Protagonista è il Nano di corte ed è attraverso il suo sguardo cinico e arrogante che sono
visti la vicenda e i personaggi. Malefico deus ex machina, è
l’incarnazione della mediocrità che odia il buono e il bello e corrompe e snatura tutto, misurandolo con il suo metro limitato e deforme. Lagerkvist racconta una delle sue parabole sull’oscuro agire delle forze del male nell’uomo e le misteriose vie del riscatto.

PÄR LAGERKVIST
Nato a Växjo nel 1891, trascorre la giovinezza condizionato da un ambiente rurale e conservatore in un
periodo di forti cambiamenti nella vita sociale, politica e letteraria. Poeta, drammaturgo e autore di romanzi e racconti, è uno dei più noti classici svedesi. Gli anni di
esordio sono caratterizzati dall’interesse per le avanguardie,
dalla violenza espressionistica di poesie che riflettono gli orrori della guerra e da una produzione
teatrale influenzata dallo Strindberg mistico e surreale.
Il romanzo Barabba gli vale il Nobel nel 1951. Le sue opere, anche le più pessimistiche, sono dettate
dalla necessità di affermare i valori fondamentali della vita e dalla costante ricerca di un ateo che non riesce a superare il vuoto lasciato da una fede perduta. Muore
nel 1974.

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