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23 giugno 2005

Nuovi membri nell'IWC


whale, originally uploaded by lzp.

courtesy of www.lescienze.it

I conservazionisti temono che i favorevoli alla caccia alla balena ottengano la maggioranza
Il gruppo di nazioni a favore della caccia alla balena ha perso le prime votazioni al meeting annuale dell'International Whaling Commission (IWC). I conservazionisti temevano che il Giappone, appoggiato da quattro nuovi membri, fosse in grado di instaurare una maggioranza a favore della caccia. Ma il paese asiatico ha perso le votazioni contro una proposta di vietare la discussione su nuovi santuari per le balene e su una mozione procedurale.
Tuttavia, sul tavolo rimangono ancora numerose proposte controverse, come quella di abbandonare il programma dell'IWC che si occupa dei metodi di uccisione delle balene. Se il Giappone non fosse in grado di ottenere una maggioranza su questa questione, come è probabile, potrebbe giocare la sua ultima carta e abbandonare l'IWC.
Questa scelta avrebbe implicazioni di ampia portata per la conservazione e forse per i rapporti del Giappone con altri paesi come l'Australia e la Gran Bretagna, con i quali discute generalmente in termini amichevoli. I gruppi conservazionisti sono preoccupati per l'impatto che ne scaturirebbe sulle balene e su altre specie quali delfini e focene.
"Negli ultimi anni, il voto è sempre rimasto in bilico - ha dichiarato alla BBC Mark Simmonds della Whale and Dolphin Conservation Society - e da tempo ci chiedevamo quando la bilancia avrebbe cominciato a pendere dalla parte di chi approva la caccia alla balena. Con l'ingresso di quattro nuove nazioni, temevamo che si fosse ormai giunti a questo punto".
I quattro nuovi membri dell'IWC sono Camerun, Gambia, Nauru e Togo. Nonostante non ci siano ancora indicazioni di come voteranno, i gruppi conservazionisti sostengono che il Giappone potrebbe comprare i voti dei paesi in via di sviluppo in cambio di aiuti umanitari. Yoshimasa Hayashi, membro del parlamento giapponese, ha smentito le voci affermando che "gli aiuti vengono decisi dal governo a prescindere dalle opinioni pro o contro la caccia alla balena".

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