Translate

10 gennaio 2006

"$icurezza de noantri!!"


E' dell'altro ieri la notizia che la FIV abbia recepito la modifica alla OSR 6.01 (Offshore Special Regulation) introdotta dall'ISAF lo scorso novembre.

La regola è estremamente importante e riguarda la "sicurezza della navigazione", materia che in Mediterraneo è stata tratta, almeno fino ad ora, nella migliore delle ipotesi con.. "qualche approssimazione"!?

In particolare la nuova OSR 6.01 impone dal 1° gennaio che almeno il 30% dei componenti dell'equipaggio (incluso lo skipper) delle imbarcazioni che partecipano ad una regata d'altura di categoria 2 debba aver frequentato un Corso di Sopravvivenza autorizzato nei 5 anni precedenti la regata in questione... non male vero?

Questa particolare norma riguarda le regate di categoria 2.. ebbene sì, non solo esiste un appendice del Regolamento ISAF che tratta la sicurezza nelle regate di altura, ma esistono anche delle "categorie" di regate d'altura.. ma la cosa che potrebbe lasciare davvero qualcuno basito è che queste categorie non riguardano solo regate particolarmente toste, tipo la Volvo Ocean Race, il Fastenet, la Sidney-Hobart o l'Ostar, tanto per dirne qualcuna, ma anche regate molto più "mediterranee" come la Middle Sea Race e la Roma x Tutti!!

A questo punto in molti avranno chiaro che un'applicazione alla lettera di una siffata norma sarebbe una bella mazzata per le nostre adorate lunghe.
Chiunque abbia mai preso parte ad una di queste regate avrà sicuramente presente la situazione media, e a molti sarà sicuramente capitato di doversi confrontare con armatori già piuttosto mal di sposti anche dai soli costi di revisione degli autogonfiabili... perchè è inutile menare il can per l'aia, il nodo è proprio "sentimentale", perchè "sicurezza" può facilmente suonare come "salasso", soprattutto alle orecchie di chi paga.. e da pagare ce ne è, visto che a differenza degli altri paesi occidentali, dove la sicurezza è un argomento centrale, con numerose società specializzate che tengono corsi, associazioni di volontari (spesso ausiliari della Guardia Costiera) che tengono corsi di salvataggio, federazioni che si occupano di sicurezza in mare, etc... al momento in Italia c'è solo una società abilitata e certificata dall'Isaf/Fiv a tenere questi corsi di Sopravvivenza "autorizzati", in provincia di Roma, per l'esattezza ad Anzio, e si tratta della TECNO ITALIA SAFETY and SURVIVAL TRAINING S.r.l.

Purtroppo il mix si presenta micidiale: il terribile connubio tra un corso costoso di suo, visti i materiali necessari allo stesso, la propedeuticità dello stesso per la partecipazione ad una particolare tipologia di regate, la totale assenza di una qualsiasi concorrenza di mercato dal lato dell'offerta, che si traduce in un monopolio di fatto a fronte della domanda potenzialmente soverchiante, per altro in un settore (quello della nautica) che spesso presenta già margini secondi solo a quelli del settore petrolifero.. insomma, al momento il corso di Sopravvivenza per velisti (durata 3gg) verrebbe a costare quei 590eu+IVA (..vitto e bevande escluse..verosimilmente) che forse, ma forse potrebbero mettere in difficoltà qualche partecipante più "ludico" alle suddette manifestazioni..

Fortunatamente la Fiv si è prontamente attivata, emendando almeno per la Roma x Tutti 2006 la nuova norma Isaf, riducendo così ad 1 il numero dei membri di un'equipaggio partecipante a questa splendida regata che deve aver sostenuto (e passato..) questo corso di Sopravvivenza.

Molti hanno prontamente notato che una tale soluzione potrebbe evitare l'ingorgo delle domande di partecipazione al siffatto corso ma che fondamentalmente lascerà in grave difficoltà tutti quegli equipaggi e quegli armatori meno "professional" che sono la stragrande maggioranza dei partecipanti alla Roma x Tutti e che hanno essenzialmente contribuito all'affermazione della stessa in questi anni, infatti a latere del suddetto emendamento pare anche che la Fiv stia valutando la possiiblità di introdurre qualche agevolazione per i suoi tesserati... c'è solo da sperare che si trovi una soluzione il meno penalizzante possibile, visto che comunque la sicurezza è una cosa che riguarda tutti.

Nessun commento: