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13 settembre 2005

La mia prima regata su un “barcone”..


b_arconi, originally uploaded by lzp.

Ebbene, prima o poi mi doveva pur toccare salirci in regata su un “barcone”. Cioè, chi usa regatare su questo tipo di barche a vela si è quasi offeso alla mia definizione di “barcone” di una barca da regata di 7 metri e passa, ma per chi è abituato a uno snipe già solo il fatto di camminare su e giù te la fa sembrare grande, molto grande.
Equipaggio improvvisato in banchina e regata improvvisata (nessuno di noi era li per regatare eccetto l’armatore), è bene dirlo, timoniere che non timonava barconi da più di un lustro, prodiere alle prime, primissime armi, io alla mia prima regata su un qualcosa di diverso da uno Snipe, alle scotte chi di solito su queste barche fa il centrale, alla randa il neo armatore alla prima regata sul suo “gioiellino”.
Con queste premesse…….è stato un bel divertimento. Io nel ruolo di centrale, mai visto uno spi prima d’allora, alle prese con il tangone (per poco faccio fuori il prodiere, ma nonostante le premesse alla fine non si è fatto neanche un lividino – incredibile eh?-) con “l’alto” e il “basso” che ho capito come funzionassero solo dopo la fine della prima regata…….il prodiere pure lui a litigare con il tangone “molla il basso” a me, e io: ”è mollatoooo!!!!” e poi, qualcuno urlava: “alza i piedi” e improvvisamente il tangone rientrava e si lasciava docilmente appoggiare al suo posto sul boma…..
Ma andiamo con ordine: venticello sui 3-4 metri, sotto raffica massimo 5 (l’ideale per iniziare, almeno quello….) percorso a bastone, sole e una bella giornata settembrina con qualche nube, ma calda e decisamente piacevole.
La prima partenza la facciamo mooooolto conservativi, ma non malissimo; alla prima boa riusciamo già a non essere ultimi, anche se di bolina non andiamo un cavolo.
Della centra si parlerà fra una regata e l’altra…..le vele pure non sono nuove (per non dire che fanno decisamente schifo) e, con un gioco nuovo vai molto di più, fai anche 1 nodo e ½ in più sui barconi, mi dicono.
Dopo qualche inghippo al passaggio in boa ci mettiamo di poppa e………che spettacolo lo spi………(vabbè, lo so che ce ne sono di ben più grandi, ma a me faceva effetto già quello) imponente davvero, per me poi che di solito mi osservo il mio fiocchetto tangonato ….. Per la prima regata le regolazioni randa le fa qualcun altro (non saprei bene chi, per l’esattezza), io mi limito a tirar giù il fiocco e a cercare di assecondare con i famigerati “alto” e “basso” del tangone i movimenti dello spi. Di poppa andiamo meglio, forse anche perché quei 30 kg di peso che ci mancano aiutano……..arriviamo alla boa ingaggiati, io mi precipito a issare il fiocco, giriamo la boa bene ma poi……il fiocco non viene cazzato bene (il grembiuleeeeeeeee!!!! sento urlare, ma chi avrà un grembiule in barca???ah, poi capisco, bella menata, anche quella!), dobbiamo virare per dare acqua, ci incasiniamo un po’ e siamo penultimi. Per la bolina io mi limito a chiamare le raffiche coi piedi a penzoloni. Certo stare in cinghia è tutt’altra cosa!
Alla fine chiudiamo penultimi……cercheremo di far meglio alla prossima! Una lunga attesa per aspettare gli ultimi e poi……pronti coi 5!
La seconda partenza è decisamente migliore. Peccato di bolina la barca non cammini proprio, reggiamo per la prima metà della bolina ma poi alla boa siamo già penultimi….Questa volta le manovre al passaggio in boa le facciamo decisamente meglio, io mi butto pure a mollare base e cunningham randa, e anche il vang (beh, queste 3 manovre almeno sono esattamente come sullo snipe), ci mettiamo bene con lo spi e poi sento un “quando hai tempo fai le regolazioni randa” “già fatto!” Sulla poppa riusciamo anche a fare un sorpasso da sottovento (incredibile!) arriviamo bene in boa, la passiamo dignitosamente ma poi di bolina di nuovo ci passano. La seconda poppa è circa il copione della prima, solo che il nostro distacco è maggiore e non riusciamo a fare meglio di terzultimi. Vabbè, almeno inizio a capirci qualcosina. Nel frattempo era anche salito un po’ il vento, anche se immagino ce ne vogliano dai 6/7 metri in su per iniziare a divertirsi, ma per noi oggi, meglio così.
Pronti per la terza regata. La partenza questa volta la facciamo alla grande, con il più forte, reggiamo un po’ nella prima metà della bolina, facciamo il bordo giusto, andiamo un po’ meglio anche con le virate, ma il passo proprio non c’è; peccato, iniziavamo a concentrarci, anche il timoniere iniziava a capire la tempistica delle virate e delle altre manovre. La boa la passiamo alla grande, issiamo lo spi (le regolazioni randa oramai sono mio appannaggio) ma finiamo in un buco…..capisco quanto sia delicato lo spi, cerchiamo di andare a cercare l’aria, strambiamo bene (incredibilmente) e riusciamo ad acquistare un poco più di velocità……il vento sta calando di brutto, cerchiamo di limitare i danni, qualche refolino ci aiuta a tagliare l’arrivo; ne abbiamo dietro solo uno, peccato.
Cercando di mettere insieme le sensazioni, che dire? E’ veramente diverso regatare su questi barconi (permettetemi il termine), tutta un’altra cosa. Interessante per cultura generale, ma in snipe mi diverto decisamente di più. Lassù non senti l’acqua e il vento come siamo abituati noi, anche le raffiche sono diverse, nonostante la barca fosse molto sensibile, ma il peso di una persona è poco influente (a parte i quasi 100 kg di chi faceva le scotte), anche se la barca reagisce bene e ogni spostamento si sente, eccome. Certo star fuori in cinghia a steccare con gli spruzzi in faccia è un’emozione ben diversa, irraggiungibile immagino su questo tipo di barche grandi. D’altro canto regatare sui barconi è molto meno fisico, magari fra qualche annetto….potrebbe diventare più interessante….(ma ho i miei seri dubbi); per ora non mollerei proprio la prua di uno snipe per stare coi piedi a penzoloni, preferisco decisamente stare in cinghia, perfino a sedere in posizioni improbabili sottovento!

p P

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