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31 agosto 2005

Grandissimo D'Alì!


solitaire_photo, originally uploaded by lzp.

Di seguito un'intervista a Pietro D'Alì, rilasciata subito dopo la Solitaire du Figarò, e apparsa su www.primazona.org

txt courtesy of www.primazona.org
photo courtesy of www.solitaire.com

INTERVISTA A PIETRO D’ALI’
"Ho l'impressione di aver fatto un buon lavoro"
26 agosto - Pietro D'Alì, lo skipper italiano di Nanni Diesel è stato uno dei personaggi che più ha lasciato il segno ne La Solitaire Afflelou Le Figaro
che è terminata ieri con la vittoria di Jérémie Beyou. Primo degli esordienti con oltre 5 ore di vantaggio sul secondo e 6 ore sul terzo, ottavo in
classifica generale, Pietro parla dell'ultima tappa corsa in condizioni difficili e di questa regata alla quale ha partecipato per la prima volta.
Pietro, quest'ultima tappa è stata molto difficile, vero?
Molto difficile. Non ho navigato molto bene, ma ho pensato innanzitutto alla sicurezza, della barca e mia. Ad un certo punto ho sentito che veniva
annunciato un vento fino a 55 nodi (100 km/h !) e già ne avevo 40 di nodi. Allora ho messo la tormentina e credo di aver perso tempo. Poi, ho
voluto andare veloce e ho fatto un bordo un po' lungo, virando un po' troppo tardi ieri mattina. Piccoli errori che fanno perdere in fretta posizioni
e tempo.
Le condizioni di vento e di mare erano a tal punto dantesche?
Mi avevano detto che La Solitaire si decideva spesso tutta in condizioni di poco vento; non è stato il caso quest'anno (ride)! Peccato per me,
perché penso di essere più forte in condizioni medie, piuttosto che in condizioni estreme. A Ouessant, le onde erano veramente enormi e il vento
contrario alla corrente dava un mare difficile. Sono caduto due volte nel pozzetto, che ho attraversato portato via dalle onde. Per fortuna ero
sempre legato e ho sempre in mente che prima c'è la vita e poi la regata!
Primo degli esordienti, vincitore di tappa, primo straniero, 8° in classifica generale... il bilancio è positivo!
Credo di aver compiuto il mio dovere, è vero che ero molto più disteso dopo la mia vittoria di tappa a La Rochelle, quando ho preso anche il
comando della classifica generale. Ma è vero anche che l'appetito vien mangiando e che ad un certo punto pensavo di finire 4° nell'ultima tappa
pensavo poter conservare il mio posto sul podio in classifica generale. Ma è stato un grande, grande piacere regatare con tutti questi navigatori
di altissimo livello. Infine devo dire che sono stato felice di discutere con gli altri velisti, gente in gamba come Kito de Pavant, Michel Desjoyeaux
che qui è un idolo, Gildas Morvan e molti altri. La Solitaire mi piace molto anche per questo, c'è un'atmosfera stupenda a terra tra di noi.


Pietro, la vedremo ancora l'anno prossimo alla Solitaire Afflelou Le Figaro?
Tutta la squadra Nanni Diesel diretta da Mauro Piani e José, il preparatore tecnico, ha fatto un eccellente lavoro sulla barca, veramente perfetto. Ora tocca a me allenarmi ancora, tocca a me lavorare su alcuni punti che ho identificato, alcune andature nelle quali sono un po' meno performante, allora cercherò di correggere tutto ciò, e sì, è sicuro, tornerò!
. Giuria: Nessuna penalità per Pietro D'Alì
Alla partenza da Crosshaven c'è stato un incidente di regata: Scutum di Gérald Véniard, Géant di Michel Desjoyeaux e Nanni Diesel di Pietro d'Alì si sono toccati alla boa di bolina, subito dopo la prima virata. Gérald Véniard, che giungeva con mura a dritta (dunque con la precedenza, ma anche con la precedenza una barca deve fare di tutto per evitare la collisione), ha quindi protestato sia Desjoyeaux che Pietro D'Alì. Michel Desjoyeaux, dal canto suo, ha protestato Pietro D'Alì. Pietro ha quindi deciso subito di allontanarsi dalla flotta e di effettuare un "720" (due giri su se stesso) per riparare al supposto errore. Michel Desjoyeaux, stimando di aver avuto ragione, ha preso il rischio e ha proseguito nella sua rotta senza effettuare la manovra che Pietro, nel dubbio, ha effettuato preventivamente, accettando la perdita di tempo piuttosto che prendere il rischio di essere poi sanzionato. La giuria internazionale, che disponeva di un filmato dell'incidente, ha deliberato questa mattina. Ecco la decisione:
nessuna penalità. Riassumendo, senza entrare nei dettagli tecnici, la Giuria ha stimato che Scutum non aveva commesso nessun errore; che Géant, invece, aveva commesso un errore, ma che questo non doveva essere riparato perché provocato da un errore di Nanni Diesel; e infine
che Pietro D'Alì aveva perfettamente riparato effettuando un 720 a regola d'arte "da buon regatante e da gentleman ".
(Paolo Venanzangeli - Per informazioni e foto tel. 337 760463)

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