quando solo si mette in discussione l'eventualità di privare dello status olimpico una Classe
tendono a manifestarsi reazioni al limite dell'isteria tra tutti i più o meno diretti interessati.
D'altronde nella stragrande maggioranza dei casi una Classe olimpica, in quanto tale, è spesso "pompata" in maniera artificiale al punto di non riuscire a stare più su da sola sulle sue gambe, senza le ricche stampelle economiche alle quali provvedono le varie federazioni nazionali.
La perdita dello status è quindi un evento "traumatico" che comporta in ogni caso una drastica contrazione dell'attività, contrazione che può diventare anche peggio, e di solito lo diventa, eccetto nei casi in cui la Classe in questione dovesse essere dotata di una base anche esigua ma solida di praticanti amatoriali, sempre rimasti ben nell'ombra dello status olimpico ed in una tale situazione chiamati di fatto a rimettere insieme i prosaici cocci e a ri-dar fiato ad una rinascente attività.
I casi reali di sopravvivenza, come di estinzione, sono numerosi, anche in Italia.
In ogni caso è anche per tali semplici, ed ineludibili ragioni, che da queste parti si stappa qualche bottiglia di quelle buone, quando si scampa al pericolo di vedere la beccaccia "assurgere" allo status olimpico!!
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