trasferta lunga e impegnativa.. quella per Santiago, difficile dar conto delle tante, tantissime cose..
..quindi, come capita in certe occasioni, tanto vale tentare di mettere un po' d'ordine.. e mettendo un po' d'ordine, non si può non cominciare dal principio, ovvero: l'andata..
.."andata" significa: come caricare le 4 barche che andranno da Roma, considerando lo spazio da lasciare per la quinta da passare a prendere a Cremona.. il breve video qui sopra mostra abbastanza chiara la situazione durante il giorno di smonta-e-carica.. durante il quale siamo pure riusciti a non lasciare a casa nulla di fondamentale!
Alla partenza dall'AVB, domenica scorsa, decollano quindi tre barche, tirate da un furgone, con dentro 6 persone, e un bagagliaio sul tetto, altre 2 persone, nello stesso momento, decollano da Orbetello, tiranti un doppio, con su lo spazio per quella di Cremona.. detta così sembra facile!
..e tutto nei limiti previsti per la Patente B.. che detto così sembra scontato!
Il viaggio fila liscio, compresa la cena in una rigida Sanremo..
..utile al ricongiungimento con il ramo lombardo della spedizione..
..i primi intoppi infatti non arrivano prima della prima barriera autostradale franzosa, dove tra limiti di altezza e cartelli inintellegibili sia nel testo che nella grafica, ci si esibisce in una serie di retromarcia da esame di patente per autotreno!!
Capito il meccanismo diabolico franzoso fila tutto liscio, solo non facciamo dei turni "strutturati" al volante come quelli dei compari giuliano-friulani, e questo ci costa qualche ora di ritardo.. anche se una scelta giusta la facciamo: si tira dritti, senza fermarsi!
La scelta è giusta perchè ci consente di arrivare a Santiago in tempo per stazzare il giorno prima del giorno ultimo per le stazze, evitando il casino del giorno dopo.
La stazza è interessante, praticamente tutto il lavoro fatto di pre-stazza è annullato, se non per il fatto di essere sicuri che sia tutto a posto.. e non è poco!
Le barche vengono pesate, e vengono controllati il timone (in dima) e le derive, soprattutto la cima di ritenuta, che causerà diversi mal di pancia, ma non a noi.
Vengono ristazzate anche tutte le vele, comprese quelle già stazzate, e si vedono cose brutte, perchè gli stazzatori spagnoli, quando si allontana l'unico stazzatore italiano, tendono a far passare vele che altrimenti non sarebbero passate mai.. o forse sarebbero passate in un campionato FD, non saprei..
Chiudiamo la giornata con le barche a posto, c'è aria, siamo stanchi, e s'è fatta una certa.. così si decide di uscire all'indomani e di passare a prendere le stanze in hotel, che è a portata di piede, e di pensare alla cena, che ruota attorno ad uno strepitoso polpo alla gallega.
L'hotel è una roba quasi di lusso, per la spagna franchista.. per gli standard odierni è poco più che mal messo, ma è pulito, e il wi-fi viaggia a velocità considerevole, quindi va benissimo!
Menzione d'onore la colazione, dove scegli poco, ma quel poco ti viene servito da alcune signore di mezza età dotate di vestiti succinti probabilmente risalenti alla firma del contratto, trent'anni prima.. qualcuno apprezzerà anche magari, gli altri si limitano a spazzolare la colazione!
La mattina dopo si finisce di montare, centrare, si ritirano le magliette dell'evento, insomma le solite cose, fattosi pomeriggio si va anche in acqua..
Il Circolo è una struttura esagerata: design anni settanta, uscito dritto dalla macchina del tempo, con delle terrazze aggettanti sull'acqua mozzafiato..
Al baretto pian terreno, bordo acqua, il pusher locale somministra bottarga e birra alla spina: da morirne gonfi!!
La logistica è notevole: si esce da una spiaggia ridossata e attrezzata: si sta parcheggiati in spiaggia, ma non sulla sabbia, hanno coperto tutto con tavolacci di legno e corridoi moquettati, blu..
..e scivoli, e appena in acqua ci sono delle cime alle quali tonneggiarsi fuori.
Presa confidenza col sistema, si rivela rapido ed efficace per guadagnare il largo quel tanto da mettere giù le appendici, e funziona molto bene anche al rientro: lavorando su tre scivoli e relative cime, buttano fuori e dentro 100 barche in pochi minuti..
L'acqua è piuttosto tremenda, torbida e non proprio profumata, sul verde anzichè sul marrone come a Kamien Pomoski (L'Europeo di due anni fa) e con un congruo ripieno di meduse, che a Kamien non c'erano perchè si trattava di fiume.. ma le dimensioni della laguna sono notevoli: sarà un paio di volte il lago di Bracciano, forse di più, anche se è profonda solo tre metri, cosa che consentirà al CdR di spostare le boe nel tempo di uno sbadiglio.
Si esce così a provare alla spicciolata, più che altro a orientarsi, noi rientriamo, ci appoggiamo, aggiustiamo la penna del fiocco, e riusciamo, facendo qualche test con un equipaggio spagnolo e uno argentino raccattati in mezzo all'acqua.
Il posto presenta aria piuttosto instabile, e il dato verrà confermato nei giorni a venire.. oltre che dagli Jr. che stanno finendo il loro Europeo.
Alla prima giornata gli iscritti sono divisi in due batterie su due campi diversi: giallo e blu.
Noi incappiamo in una giornata piuttosto opaca che pagheremo cara arrabbiata, il vento è iper-oscillante, non ci sono salti "stabili", e si alza rapidamente un'ondina estremamente fastidiosa con un nonnulla..
Si parte tante volte, tantissimi richiami, e caso vuole che richiamano sempre quando noi partiamo alla grande.
Ad una prova non richiamano nemmeno: dopo 1/3 di bolina annullano direttamente per 20° di salto.. eravamo nei primi cinque.. comincio a bestemmiare.. ancora ignoro che sarà la mia attività principale nelle ore a venire..
La seconda giornata vengono rimischiate le batterie, si torna in acqua, noi sullo stesso campo del giorno prima (ogni batteria ha un suo campo), lo spettacolo di due flotte da 50 snipe è impressionante, soprattutto per noi che ormai facciamo Campitaliani che a stento superano le 30 barche e in Assemblea ci dobbiamo anche sentir dire che tutto sommato vada bene così!
..non è chiaro cosa sia 'sto tutto da sommare.. ma, come detto, a chi dovrebbe fare qualcosa per invertire la tendenza evidentemente va bene così.
Arrivando sul campo ci rendiamo conto che c'è meno aria del giorno prima, e a noi sembra di andare meglio.
In programma ci sono tre prove, ossia altre 7-8 ore in acqua. Si fanno di nuovo tante partenze, ma meno del giorno prima.
La nostra prima prova è un po' opaca, poi arriva la seconda, che ad oggi è la migliore regata che abbia mai fatto in vita mia.
La linea è sempre 10° più alta all'estremità della boa, dove c'è un controstarter piuttosto grosso.. noi partiamo nel terzo della linea verso quest'ultimo, agganciamo un dx e ci tiriamo su, pensiamo solo a camminare, la flotta comincia ad aprirsi rapidamente, viriamo sul primo scarso, e continuiamo a scalettare nelle frequentissime oscillazioni al centro del campo..
..all'ultimo terzo della bolina comincio a guardarmi attorno con un po' più d'attenzione.. noi siamo sulla sx del campo, ben sotto la lay-line, 1/3 della flotta è sopravvento a noi, ma dietro, i rimanenti 2/3 sono a dx.. ma sembra non riescano a chiudere.. è lì che lo stomaco lo raccolgo nel vuotatore del pozzetto: ho come l'impressione di.. essere primi..
..continuiamo a scalettare, a un centinaio di metri dalla boa darà forse 10° di dx, una barca spagnola che arrivava da lì se lo prende tutto, e riesce a chiudere.. ma siamo a una lunghezza.. sapremo poi che il tizio è una specie di mostro roscio e madrileno, e la prodiera, per non essergli da meno, porta al collo l'oro di Londra* nel match-race..
*Olimpiadi di Londra..
..in poppa cala aria, noi ci teniamo sulla sx, gli inseguitori strambano, il primo stramba e taglia tutto il campo mure a sx.. cala l'aria e lui si allunga, cala ancora e lui si allunga ancora di più.. alla fine del lato siamo quarti..
..il resto è una gara di resistenza, la seconda bolina è dritti verso dx, un belga ci sfila di velocità, da non credere ai nostri occhi, solo non s'accorge di essere finito in spalla, e quando viriamo sulla lay di dx l'abbiamo ripreso, giriamo più o meno lì.. il resto onestamente non lo ricordo, credo a causa della crisi malarica prodotta dallo stress.. chiuderemo 13esimi.. piuttosto vicini ai 12 davanti..
..e c'è la terza prova, buona anche questa, tanto che quando finiamo pensiamo di poter essere addirittura nella Gold.. poi ci guardiamo in faccia, e siamo sicuri che saremo i primi dei non qualificati.. come per il Mondiale di Talamone.. ma sbagliavamo: siamo i secondi, non qualificati.
Infatti manchiamo la gold di appena 4pt.. quindi l'unico obiettivo che c'eravamo dati per questa stagione, dopo tutta la merda mangiata, gli allenamenti, la fatica, i sacrifici, se ne è andato bellamente a troie.
Ce lo viene a dire una raggiante Delegato Zonale, mentre stiamo rollando le vele, raggiante per essere entrata Lei nella Gold, e ce lo dice con la grazia che le è propria, facendoci notare che ci sarebbe bastato fare piazzamenti migliori..
..immagino sia superfluo dire quanto l'abbiamo presa bene.. ma magari l'infografica qui sotto potrebbe chiarire..
io in particolare.. sono talmente incazzato nivuro che non riesco nemmeno a rollare la randa, mollo tutto così come è e me ne vado a fare un giro, ancora zuppo come ero uscito dall'acqua.. mentre Paola cerca di calmarmi somministrandomi secchi di birra, gentilmente offerta dall'organizzazione.. rimane da capire se le acquesantiere di Santiago de La Ribera, Murcia e Alicante tutta smetteranno di bollire prima della prossima Santa Pasqua, perchè le bestemmie che tiro giù in quel momento, e nella sera successiva, vanno via illuminando l'aria come traccianti al fosforo bianco, che sembra di essere a quei matrimoni in Iraq che gli americani bombardano per sbaglio!
Non so se la notte porti consiglio, non ci ho mai creduto granché..di sicuro quella notte non porta sonno, avrò dormito 15 minuti.. sommando tutti i secondi.. e porta anche una decisione diversa da quella presa lì a caldo, davanti alla delusione, e alla frustrazione, ossia caricare la barca e chiuderla lì.
Infatti decidiamo di rimanere, alla fine ci siamo fatti 2k km.. e altrettanti ce ne dovremo fare al ritorno.. e stiamo regatando con una flotta che per numerosità e livello da noi non se ne vedono da anni.. e un caro saluto a quanti rimpiangono gli Europei "chiusi", che non so più se questi ci siano o se ci facciano.. ad ogni modo quando ci ricapiterebbe più un'occasione del genere venendo da un Paese dove si sta facendo di tutto per ammazzarla l'attività?
E così, per l'appunto, rimaniamo, a farci la nostra scorpacciata di merda, sulle macerie fumanti dell'ennesimo obiettivo mancato di un soffio, assieme alle numerose manifestazioni di affetto di chi sa quanto sia feroce questo gioco.. e quanto l'hybris sia cosa pericolosissima..
La mattina dopo, da bravi, ricontrolliamo tutto, passiamo il polish sotto lo scafo, e andiamo in acqua ad allenarci.. che è il primo giorno della Silver, ma noi ormai siamo in modalità training..
Il livello della Silver è ovviamente più basso che nelle batterie, ma nessuno ti regala nulla, e sospetto di non essere il solo ad aver bestemmiato tutto il calendario, cattolico e ortodosso, per aver mancato la qualificazione nella Gold di un soffio..
La prima prova è un po' così.. siamo 13.. ma abbiamo l'impressione di camminare.. poi cala aria, e comincia la seconda prova..
..ce ne andiamo dalla partenza liberi, ci cadono barche addosso, buon segno, quelli partiti più in boa ci crossano mure a sx, ma di poco, e quando rientrano una volta virato non crossano più..
..la conduzione è difficile, non si sta un attimo fermi: dentro-fuori-cazza-molla.. sembriamo due criceti strafatti di crack.. la flotta si allunga, ma non troppo.. noi entriamo da centro campo, lato sx.. mi sembra che stiamo bene, nell'ultimo terzo allunghiamo, comincia un po' di dx, stocchiamo, la parte della flotta con noi ci cade dietro, da dx non chiudono, se non una barca di argentini.. a 10 metri dalla boa li incrociamo, poggiano brusco per costringerci a virare, butto un occhio dietro, c'è spazio con gli inseguitori, viriamo, tento di steccare per la boa, ma non ci sono dentro, butto di nuovo un occhio dietro, poggio e faccio un 360°, di modo da perdere solo gli argentini, e infatti perdiamo loro ma solo loro, giriamo secondi, con uno spagnolo con la barca color cesso che si infila a gamba tesa e ci costringe a non strambare, cosa che mi induce a scaricargli addosso alcune considerazioni non ripetibili sulla di lui madre.. solo che pochi istanti dopo va a dx di almeno 20°, e pressione, e gli facciamo ciaone, non prima scusarmi per l'equivoco sulla di lui genitrice..
..in poppa gli argentini si allungano, ma nemmeno tanto, mentre ci allunghiamo noi bene sugli inseguitori..
..nelle molane rientrano da centro campo, al cancello di poppa siamo lì, l'argentino, noi, gli altri, e comincia un'altra bolina che sembra abbastanza il clone della precedente, solo che la flotta si sfilaccia di più..
..la poppa successiva fila pure via senza particolari stravolgimenti.. gli argentini a volte sembrano allungarsi, a volte meno.. è uno stillicidio..
..alla fine dell'ultima poppa ci siamo staccati dai terzi, e qualcosa sui primi abbiamo chiuso, così comincia esattamente ciò che speravo non cominciasse: un match race.
gli argentini ci virano sistematicamente in copertura, noi cerchiamo di andarcene, ma senza sfasare con i salti.. a metà bolina da un buono viro su uno scarso, mi dico che se continua a ruotare magari alla virata successiva abbiamo chiuso qualcosa.. e sembra funzionare.. tanto che l'argentino ci lascia un attimo in pace per tornare su un buono, noi facciamo separazione e andiamo a chiudere per andare a metterci tra la boa e il terzo, che nel tentativo di godere, arriva da sx con la prua preoccupantemente alta.. ma non si rivelerà poi così minaccioso come sembrava inizialmente..
..siamo all'ultimo terzo dell'ultima bolina, noi sulla sx, gli argentini sulla dx, vengono a crossare mure a dx, ci incontriamo a una cinquantina di metri dall'arrivo, forse qualcosa di più, quasi a centro campo, io stecco a morire per rimanere il più al centro possibile e tenermi qualche opzione per dopo l'incrocio, lui ci poggia addosso, si chiama dial-down, è vietato, ma lo fa comunque, cominciano a chiedere acqua da lontano, per costringerci a virare si sono fumati il poco vantaggio, io continuo a steccare e avverto Paola che intendo poggiare e andargli dietro, che se avessimo virato lì, cosa che volevano loro, il rischio sarebbe stato d'essere accompagnati fino in spalla alla lay di sx.. e poggio, ma poggio solo nell'istante precedente all'istante nel quale se avessi poggiato gli avrei espiantato di viva forza il timone dalla poppa.. e lui, che evidentemente non se lo aspettava, anzichè virare subito e rimanere tra noi e l'arrivo, sfila e va a sx, lasciandoci il lato dx del campo e a me i sudori freddi di un malarico.. ovviamente il vento comincia a calare ulteriormente, loro, passato l'attimo di sorpresa, virano, non li vedo ma li sento, sono dietro di fianco a noi, sopravvento.. ora dipende tutto da chi bolina di più e da dove va il vento, se dà scarso viriamo e lo crossiamo mure a dx per farlo virare e tirarlo fuori dalla linea, se dà buono ci alziamo e cerchiamo di infilarci all'estremità di dx della linea.. solo che il vento non fa nulla di tutto ciò, meno collaborativo del vento braccianese, quello spagnolo, infatti si limita a calare, e io mi sudo pure lo spumante bevuto a Capodanno, mentre il tempo si dilata, la poppa della barca giuria sull'arrivo si avvicina a una lentezza estenuante, e lo sciabordio delle onde sulla prua degli argentini diventa sempre più assordante, con l'inesorabilità di un F24.. passa un attimo ed è chiaro che gli argentini arrivano veloci.. ma non riescono a tenere il nostro angolo: ci stanno precipitando addosso.. noi saremo a due lunghezze dalla barca comitato, io cerco di concentrarmi nella madre di tutte le boline contro-vento-senza-vento.. ormai la coppiglia che tiene l'elica al mozzo nel fuoribordo della barca-comitato è perfettamente visibile, stampata al centro delle mie retine, lo sciabordio degli argentini è praticamente arrivato in barca, se si ingaggia all'interno siamo fottuti, stecco ancora, il rumore va dietro, è lui che stecca ma non riesce a tenere la nostra prua: è nell'aria disturbata dal sopravvento della nostra randa, che lo costringe a poggiare quel tanto da evitare a lui di toccarci sopravvento e a noi l'ingaggio all'interno con lui, io continuo senza voltarmi, viriamo a 1/3 di lunghezza dalla già detta coppiglia, mettendoli sotto le vele, e tagliamo.. primi.
Quando mi giro la flotta è bella dietro, anche il terzo, sono troppo sfinito anche solo per esultare.. gli argentini, che poi erano nostri vicini di posto barca a terra, ci fanno i complimenti, noi ricambiamo, mi suda pure l'anima che non ho.
La terza prova del giorno sarà più aperta, avendo bruciato tutta la RAM nella precedente ne ho un ricordo vago, se non per un finlandese con a prua il figlio ultra-leggero, che in poppa volava, sull'arrivo siamo quarti, ma il finlandese, oltre che ultraleggero era pure OCS, quindi scaliamo una posizione, e chiudiamo la giornata primi degli ultimi.. a terra piovono complimenti, io continuo a bestemmiare peggio che Tamerlano l'Impalatore bloccato alla Comunione della Nipote un giorno che aveva un imbarco per il Mondiale TP52 a Porto Cervo..
L'ultimo giorno c'è più aria, cambiamo centra, ma alla prima prova non riusciamo a camminare bene, il secondo in over-all ci rulla per bene, a fine giornata avrà infilato due primi..
Facciamo una regata in recupero, il passo del giorno prima non c'è, ma difendendoci con le unghie e i denti riusciamo a staccare un dodicesimo, ci si gioca tutto nell'ultima, che sarà la nostra peggiore, spompati, esausti e con una centra che non ci convince affatto, mentre rimbalziamo tra la flotta senza riuscire a venirne fuori, così scartiamo un 27.. fine della serie di 6 belle regate..
La testa della Silver è andata, non che valesse qualcosa, ma chiudiamo secondi, ci fanno ancora complimenti, io continuo a masticare merda e bestemmie.
A terra smontiamo e impacchettiamo, leccandoci le ferite, è stata un'ammazzata, sia nel fisico che nell'animo.. forse abbiamo fatto bene a rimanere, ma le acquesantiere bolliranno ancora a lungo.. molto, molto, ma molto a lungo.
Volendo chiudere con qualche impressione generale va detto che la logistica del posto è impressionante, il campo di regata è tanto bello e difficile quanto brutta l'acqua, ma non si va lì a fare abluzioni..
La formula "open" si è dimostrata vincentissima. Chiudere l'Europeo anzichè aprire il Mondiale sarebbe una follia, e quindi è probabile che lo facciano.
Ho assistito personalmente a lamentele, da parte dei locali, per i costi di un evento che comunque, solo di iscrizioni ha messo in cassa agli organizzatori quasi 30.000€.. solo con l'Assoluto, poi c'era anche lo Jr.. pensare di organizzare un Europeo con 70 barche sarebbe insostenibile pure per gli spagnoli, che hanno circoli con bilanci degni di un piccolo fondo di investimenti lussemburghese.. ma questo a chi prende le decisioni per la Classe sembra non entrargli in testa.. o forse sì, anche se nella testa di alcuni di questi le priorità siano evidentemente altre.
Eventi del genere sono fondamentali per l'immagine e la rilevanza della Classe, senza si è condannati alla ghettizzazione, che nell'epoca del se non comunichi non esisti, equivale a una sentenza di morte.
E sono fondamentali per chi gioca su questo barchino, per avere l'opportunità di crescere, altrimenti il gioco perde di senso, e tenere una barca da regata per andare a spasso sul lago di bracciano, o in qualunque altro luogo, è un'attività che non necessità di una Classe e di sicuro non interessa ai regatanti che ne facciano parte, soprattutto a quelli della Silver, senza i quali eventi del genere sarebbero semplicemente impossibili.. quindi di nuovo, chiudere ed impedire a chi voglia mettersi in gioco di farlo è solo un altro fattivo contributo al suicidio della Classe stessa.. ma come detto, questo sembra proprio non entrare in testa ad alcuni di quelli che prendono le decisioni.
Finisco come si conviene col ringraziare quanti ci abbiano sostenuti nel peggior epilogo possibile di questa stagione: non esiste Universo nel quale un secondo in una Silver valga anche solo lontanamente quanto un ultimo nella Gold.. come dimostrano anche quelle merde dei Federali in questo articolo (http://www.federvela.it/news/campionato-europeo-open-snipe-ottima-prestazione-di-fantoni-gorgatto).. merde in quanto Federali, non per l'articolo di per se, beninteso!
Ringrazio anche tutti i compari di merende di questa spedizione, membri del ribattezzato gruppo: IV Zona Ristretto Macchiato Caldo!
A partire da Paolina martire, che sopporta me e le mie farneticanti intemperanze dalla prua di 30k1.. passando ai Baroni, che sarebbe tanto bello avere in acqua con noi più spesso! A Ubi&Vitti, che hanno appena cominciato, e che già scalpitano, con i quali abbiamo condiviso la flotta per i diversamente snipisti, ai Neuroni, che hanno tenuto in alto i colori della IV Zona dall'olimpo della Gold, al Makka per 30k1, a Claudio e Roger per i carrelli stradali che ci hanno consentito di andare fin lì, e al proprietario del nuovo Furgone del Gruppo IV Zona Ristretto Macchiato Caldo (che ancora ignora l'esproprio coatto in atto..) per le stesse ragioni, a Mariuccio che ci ha prestato la tack-tick, senza la quale, con oscillazioni sotto i 5°, non saremmo stati capaci anche solo di trovare la via degli scivoli, a Gonzalo che ci ha fatto smontare la torretta della randa, che mi ha fatto un culo a cattedrale via what's up la sera che avrei smontato e caricato, e ci ha messo sulla buona strada per capire come cazzo si bolina su questo paracarro di barca..
Ora rimane solo da farsi una ragione per le giornate che hanno preso ad accorciarsi repentinamente, il resto, come al solito, si vedrà..
PS: lo scrivo ora, a scanso d'equivoci: i primi non qualificati al Mondiale di La Coruna, lo sappiamo già, saremo noi.
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