..il Master, bontà sua, per quanto Master, è anche OPEN.. almeno finchè qualcuno non vorrà fare a selezione anche questo.. ad ogni modo ad oggi è OPEN, cosa che ha consentito di partecipare anche a noi (non Master), sfruttando la possibilità di lasciare la barca a
..mai scelta più azzeccata, quella di andare a Molveno: posto splendido a terra e in acqua, accoglienza strepitosa (del resto in cabina regia c'è sempre dietro l'AVT di Caldonazzo), belle prove, peccato il meteo ingeneroso nel secondo giorno, e un'imperfezione che non ha consentito di assegnare il titolo Nazionale Master, nonostante le chiarissime indicazioni avute dal campo di regata..
..qui sotto 3 piccole perle di time-lapse, gentilmente importate da snipe.it, e prodotte dal Lorenzo della Flo..
..ci starebbe ora un appello a tutti i Master assenti a non ripetere la minchiata di essersi persi l'occasione di regatare in cotanto posto, soprattutto in vista del prossimo Master Europeo Snipe che si terrà lì..
..e invece ci sono una serie di cose viste a Molveno..
..arriviamo a Brenzone alle 16. del pomeriggio.. ci sono 50° e un'umidità che Calcutta a confronto di Brenzone è mite come Zermatt di Luglio..
..la barca è già sullo stradale, l'albero pure, dobbiamo solo legarla, agganciare e partire.. operazione condotta in braghe.. ciò nonostante la sudata va a classificarsi nelle big 5 di sempre.. fortuna delle salviettine tergi-culo-di-bebè inspiegabilmente rinvenute nel porta oggetti della portiera della macchina!
..partiamo verso nord lungo la gardesana orientale che profumo come il culo di un neonato, ma non prima di aver sbavato su uno splendido Riva Super Indio..
..la Val di Sogno l'avevo vista forse ottenne, e me la ricordavo coerente col nome, ed è ancora tale..
..a Tempesta c'è il doppio dei 3m/sec di Ora di Brenzone.. quindi perchè regatare a Brenzone?
..a Malcesine la Fraglia sprigiona sempre quella fragranza di Campionato del Mondo Melges..
..attraversiamo tunnel bordo acqua di fianco a inglesi che arrampicano pareti a picco sulla medesima acqua, qualche rotonda, molte rotonde, e diverse aiuole, e dopo una vita troviamo un distributore per tirare su le ruote del carrello, che stavano a 1.
..ad Arco rendiamo omaggio alla statua equestre del Paolino Rampante, quella dove c'è lui in sella a Bucefalo, con un Mojito in pugno (Paolino, non Bucefalo) e orde di femmine vengono da ogni dove a lasciare pezzi di lingerie in segno di sempiterna gratitudine.
..passato Arco il Piazza chiama e dà indicazioni stradali che non registro, confidando più in google map, e il codice per entrare al circolo, che google map ignora, ma che dimentico comunque..
..si sfila tra meleti, vigneti e colonne di olandesi e tedeschi..
..sbuchiamo sul Lago di Molveno da sud, paesaggio da Gran Burrone (quello di Tolkien), compresa la cascata e le cime della Paganella (pensiamo sia..).. che si perdono nelle nuvole da calore..
..la prima faccia nota a Molveno è quella di Decoupage.. e mi sento un po' come quello che scappò a Samarcanda!! Il nostro lo troviamo che sta andando in farmacia per un qui pro quo col carrello.. e il carrello ha avuto la meglio.. cose che capitano! a me spesso in realtà!!
Alla sbarra per entrare al Centro Sportivo Comunale (una roba Pubblica che asfalta a mani basse i più puzzainculo dei privatissimi circoli canottieri capitolini) troviamo il Piazza, ridotto ormai quasi pelle e ossa, che ci accompagna al parcheggio barche, tra pratini inglesi che manco più gli inglesi dopo la brexit, boschetti ombrosi, aiuole fiorite, tutto a bordo acqua..
..compreso lo special team degli juniores aprutini, che avevamo incrociato in autostrada, poco dopo che la Stradale li aveva ripassati un po'.
Sfruttando le copiose braccia scarichiamo ma non alberiamo, e andiamo a prendere le nostre stanze in un hotel che più in curva non si può, sul passo Santel, in una località che ho sempre chiamato Fai della Paganella e che il navigatore reinterpreta come Fai della Pagà Nellà..
..posto grazioso, un po' The Shining, col gestore che ci fa le palle trifolate perchè non gli vanno bene le patenti di guida come documenti di identità.. almeno finchè non le accetta, visto che non ne abbiamo altri.
tornati a Molveno, che sono 10 minuti di strada.. forse qualcosa di più.. tutta asfaltata in velluto.. andiamo a cena con Decoupage e Famiglie.. trovare il posto non è facile, le indicazioni di Decoupage sono chiare "il ristorante con i fiori davanti".. ossia come tutti i ristoranti da Arco fino a Praga.. ma la prossimità al Circolo rende la scelta facile, e infatti troviamo Decoupage e Famiglie!
Tornati in hotel l'imprevisto: non è mezzanotte, è venerdì sera, sotto l'hotel c'è pure un pub.. ma sono tutti andati a dormire, e ci hanno chiuso fuori.
Suoniamo qualche campanello a caso, ma niente.. poi ci accorgiamo che la porta di ingresso lato consierge è di quelle col maniglione anti-panico all'interno, e che è fermata solo a terra.. il resto lo fanno la tessera della Nescafè, quella dell'Assolaser di Paola, qualche imprecazione.. e siamo dentro, con buona pace dello zelota dei documenti di identità!
L'indomani Molveno si presenta in tutto il suo splendore.
Siamo ospitati in un centro ricreativo COMUNALE con olimpionica all'aperto, servizi per tutti, una club-house splendida e anche gli animaloni gonfiabili per le creature che a stento evitiamo di andare a provare..
..ci sono anche una quantità di pattini che non ne avevo mai visti tanti tutti assieme in natura..
Ma la vera forza è l'ospitalità: tra i locali, e gli organizzatori che poi è l'AVT di Caldonazzo, è chiaro che si tratta ancora di persone che hanno quell'antico piacere, perduto altrove, di fare le cose fatte bene.. molto, bene.. e si sente.
Ed è così che con 50,00€ per due giorni di regate, ci troviamo 2 pranzi e 1 cena, l'ospitalità e i servizi di cui si è detto, e due magliette a maniche lunghe con su il logo della Classe e dell'Evento, disponibili con tagli e colori da uomo e da donna, inclusa la possibilità di scegliersene la misura.. sì, roba d'altri tempi ormai.
Si va in acqua verso le 12.30, dopo il piatto di pasta che noi evitiamo per ragioni di pennichella post-prandiale.
L'estremità di dritta della linea è a terra, con apposito palo, si regata con l'Ora.. e ne vengono fuori due prove mooolto complicate che Antonio e Paolino e i Rockets regolano da par loro.
Dietro ne facciamo di tutti i colori, compreso andare a virare a 20cm dalla parete rocciosa sulla dx.
Decoupage, in modalità prodiere, con alla mazza Ugo, vanno alla grande, velocissime pure Sara e Antonia, in acqua a prepararsi in vista del Women's Championship di Bracciano.. nel disperato tentativo di non perdere il treno bevo mandorle e mangio litri d'acqua.. e accarezzo il rimpianto di essere a terra a leggere sotto uno di quegli alberelli bordo acqua.
La pratica strettamente agonistica si risolve così rapidamente, purtroppo il Bando (altro bug) non consente di disputare più di 2 prove al dì.. il che è un peccato, perchè con le pessime previmeteo per la domenica, sarebbe stato perfetto un "massimo tre prove al giorno" che avrebbe consentito di fare tre prove comode e ottime al sabato e assegnare pure il titolo iridato Master!
Noi cogliamo l'occasione per andare a fare una puntatina turistica sotto alla Tosa, il panorama è mozzafiato..
..al rietro ci aspetta a terra Antonio, per pre-stazzare la nostra barca in vista dell'Europeo, così mentre smontiamo capita pure d'assaggiare un ottimo manufatto locale..
A sera cena sociale al "Maso".. piatti tipici locali, lo stinco e la taragna sono ottimi, anche nell'agitare il sonno successivo.. unico neo manca il Bellotti.. bisogna fare qualcosa, qualsiasi cosa, per riavere il Bellotti!!
Dopo poco che siam lì, sulla facciata del palazzo di fronte comincia a flashare.. fila di temporali da nord che ci lambiscono.. ma non del tutto.. torniamo con il cielo che sembra illuminato dalla contraerea.
All'indomani la situazione si presenta fin da subito così..
Allo skipper meeting gli organizzatori comunicano di voler tentare di sfruttare una finestra meteo prevista per le 15.. giusto per fare una prova e assegnare il titolo (il Bando infatti ne chiede almeno tre..) MeteoTrentino (foto sotto), interrogato a riguardo, risponderà..
"come spiove un attimo andiamo a caricare"
..e sigilla il discorso mangiando l'ennesimo panino, col gelato.
La mattina passa così, tra un diluvio e l'altro, si sta bene in pile, verso le due, consultato per l'ennesima volta il radar-meteo..
..si prende la ferale decisione, e al primo break della pioggia andiamo ad agganciare e caricare.. solo che non facciamo in tempo nemmeno ad agganciare che il diluvio ritorna..
..poco male, ci si cambia nei vasti spogliatoi della piscina e si prende la via di casa.. scopriremo quasi a Verona che premiavano anche gli OPEN, cioè i non Master.. che figura belluina!!
A parte i ringraziamenti agli Organizzatori e a quanti a Brenzone ci hanno caldeggiato l'idea di andare a Molveno, vale rinnovare l'auspicio a quanti più Master di non perdersi il prossimo Europeo Master in quelle acque..
..rimane da capire perchè, premessa la considerazione per quanti si siano dati da fare a riguardo, che non non è in discussione, con un posto del genere a disposizione siamo finiti a fare l'Italiano Assoluto a Brenzone, ma è una domanda legittima che non necessita di risposta.
..di certo 28 barche, ossia quasi quante un Assoluto, la dice lunga sul successo del Master, e su quanto ci sia da fare per sostenere l'Assoluto.. anche se a molti andrà benissimo così, evidentemente.
..da sperare quindi che i Segretari Europei modifichino per tempo il Deed of Gift dell'Europeo Master, x consentire anche ai non-Master di tornare a Molveno, e 'sta volta col Bellotti, cribbio!!
2 commenti:
Grande Ivo
E' sempre un gran piacere leggere le tue relazioni condite da foto eloquenti
un abbraccio
Pino l'aprutino
mi associo all'aprutino anche se ero fra gli assenti (d'altronde non essendo un evento a selezione che ci venivo a fare ?) "OPEN your mind ... OPEN your Snipe class"
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