..cominciata con previsioni peggiori di quelle già pessime del giorno prima, confermate da un rumoroso piccolo diluvio universale privato.. a 90km dal diluvio la situazione si presentava invece come sopra..
..nella fattispecie era stato talmente brutto fino a dieci minuti prima che dieci minuti prima avevano tirato su intelligenza su A, con la quale avevano mandato a casa la scalpitante flotta dei Platu25..
..quando arriviamo noi il cielo si è appena aperto, spalancato a calci da un maestralino che il tempo di passeggiare fino in cima alla testata era diventato già un muscoloso maestralone che gonfia rapidamente di mare nuovo la scaduta del giorno prima, in un generale incrocio che tiene a terra tre squadre e diversi kite pronti all'uso sulla spiaggia..
..facciamo tutte le considerazioni del caso, ossia andiamo a vedere il mare a ponente, anche se da levante lo si sentiva rombare.. e ci prendiamo un caffè.
..e lo spettacolo conferma il rombo..
..però c'è il sole, e fa un caldo inverosimile, e il maestrale si è stabilizzato..
..insomma scopriamo la barca, ci infiliamo i panni da fatica e a quel punto che fai.. non esci?!
..pippe sì, non degni del Mondiale pure, ma certi regali non si sprecano.. quindi usciamo.
..al solito, Anzio con la mareggiata funziona come l'Afghanistan secondo gli Inglesi: la cosa difficile non è entrare..
..e noi entriamo in acqua poco dopo una squadra di laser, e due finnisti king-size.. cioè particolarmente king size..
..veniamo presi a schiaffi dalle raffiche tra i palazzi finché non siamo a metà porto, poi lo schiaffo diventa unico.. Korce parte a cannone verso la meda verde che segna l'uscita del porto, fuori passano cavalloni formato mietrebbia.. quelli grandi, fortunatamente, non si vedono da dentro il porto..
..usciamo nel solito canale dragato, che produce un moto ondoso abbastanza compatibile con un beccaccino..
..congruamente fuori mettiamo la prua verso largo, e cominciano le montagne russe: la scaduta di sabato è un ricordo, questo è mare nuovo, ripido, veloce, massivo, incrociato e con dei bei dentoni aguzzi che diventano rapidamente verdi.. il panorama ricorda in piccolo le foto che fa Capizzano nel Mar de La Plata.. mi si passi l'accostamento!
..fuori è uno S-P-E-T-T-A-C-O-L-O!
..non è facile, affatto, non è confortevole, tutt'altro che asciutto, decisamente faticoso ma è uno spettacolo.. oltre ad essere esattamente la ragione per la quale valga la pena sfruttare la stagione invernale per scappare da lo lago.. ovvero: a perdersi giornate così, che senso rimane al portare la barca al mare?
..Korce si comporta bene, raggiungiamo la squadra dei Laser che si allena un miglio scarso fuori, giusto per avere la copertura dell'allenatore.. che è una vecchia conoscenza della Campagna di Polonia.. e che non nasconde un certo stupore nel vedere un beccaccino a zonzo in simile scenario..
..stiamo lì a minchieggiare, ci esibiamo pure in qualche strambata bulgara..
-immagine per chi non cogliesse il riferimento-
...tutto come da copione insomma.. poi cominciamo a pensare alla parte complicata, ossia tornare dentro, vedendo le onde da dietro..
..l'esperienza del giorno prima aiuta, i riferimenti a terra sono gli stessi, quindi ci facciamo un lungo giro per il golfo, disseminato di planatone, fino a Nettuno, girando attorno alla parte più rognosa dei frangenti, e ri-infilando il canale dragato da lontano, operazione che riesce ben al di là delle mie aspettative..
..rientriamo bolinando con gli occhi ben aperti, nel caso in cui qualche cavallone ignorasse il canale.. non c'è nemmeno troppa aria, massimo 9m/s, intanto sono uscite altre squadre, compresi gli Optmist, che in certe condizioni fanno sempre un certo effetto..
..a terra impacchettiamo tutto, comprese le sacche dell'umido e ci concediamo la solita passeggiata defaticante.. non potendo non notare che alle quattro del pomeriggio i ristoranti sono ancora pieni di gente a tavola.. contenti loro..
..intanto a ponente, si vedono cose così..
..e avanti alla prossima..
..sperando che l'inverno ci regali ancora simili giornate.
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