"a Padova lo Stato, causa diminuzione dei finanziamenti, chiude la sede locale del “Libro Parlato”, una struttura che si occupava di registrare su cd e cassette i libri -compresi quelli universitari- per gli ipovedenti e per i ciechi. Il risultato? Chi si avvaleva del servizio per studiare dovrà arrangiarsi, oppure, più verosimilmente, smettere di dare gli esami e rinunciare alla laurea.
Si facciano avanti, adesso, quelli che difendono la dignità dei malati e dei disabili soltanto quando si tratta di negare loro il diritto di scegliere liberamente come morire.
Questi, amici crociati, vorrebbero vivere e studiare: perché non fate notte in Parlamento per difenderli?"
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