..bastava Conrad..
"[...] E all’improvviso abbandonai tutto. Me ne andai in quel modo, per noi irragionevole, in cui un uccello vola via da un comodo ramo. Fu come se, a mia insaputa, avessi udito un sussurro o visto qualcosa. Bah, forse! Il giorno prima mi andava tutto benissimo e il giorno dopo era sparito tutto: il fascino, il sapore, l’interesse, la soddisfazione, tutto. Era uno di quei momenti, capite. Mi aggredì la precoce malattia della tarda giovinezza e mi portò via. Via da quella nave, voglio dire. [...]"
Joseph Conrad, La linea d’ombra, traduzione di Luisa Saraval, in Romanzi, L’espresso Grandi Opere (su licenza di Garzanti Libri), Roma 2005, p. 1039.
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