ripartendo dal recente ritiro dell'Oman dall'organizzazione dei Mondiali Giovanili 2016, fanno il riassunto delle puntate precedenti, tirano un paio di bordate al patetico evento di Coppa America appena conclusosi proprio in Oman, si attribuiscono il successo della campagna mediatica contro l'esclusione degli israeliani dai Mondiali Giovanili 2015 in Malesia (e probabilmente hanno ragione) grazie al biscotto tra gli Organizzatori e l'allora ISAF (che sapeva dell'esclusione, ma era più interessata ai ricavi dell'assegnazione) e dopo il vespaio sollevato a riguardo, che oggettivamente qualcosa ha prodotto, puntano il loro ditone, che equivale a ca. 6 milioni di contatti/giorno, contro Carlo Croce: italianissimo (d'origine e di costumi) Presidente (tra l'altro) della ISAF/World Sailing, definendolo: "the man who has presided over the most embarrassing period in ISAF/World Sailing history"..e sottolineando che Sua Maestà è pure interprete di un gigantesco conflitto di interesse essendo diventato Presidente dell'ISAF/World Sailing senza rinunciare alla carica di Presidente della FIV e di Presidente dello Yacht Club Italiano, che viene definito quale il più importante Circolo Velico Italiano.. il che è sicuramente vero, ma non considera un aspetto fondamentale: la vela italiana infatti, dalla Federazione, allo YCI, passando per tutto il resto, è comunque condannate all'irrilevanza.. e ciò grazie soprattutto a personaggi quali quello oggetto di tanta attenzione e all'apparato che gli stessi proteggono, alimentano e foraggiano..
..fa sorridere comunque quanto gli americani, che a breve si troveranno con un Presidente quale Trump, si scandalizzino per modalità da noi perfettamente sdoganate, anzi, da noi una figura istituzionale che non sia interprete di un conflitto di interessi macroscopico e/o in odore di corruzione (o comunque di gestione per lo meno opaca) viene guardata con preoccupato sospetto!!
..non meno buffa la convinzione che la mobilitazione della pubblica opinione possa qualcosa contro 'sì fatti satrapi..
..chissà se gli Americani conoscano quell'antico adagio che recitava: "ha dà torna Baffone!"
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