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10 febbraio 2012

..mOSCHE d'iNVERNO..

..ripartiamo con una cosa che mi ronzava in testa da un po'..
..c'è un libro.. libro forse è troppo.. un libricino che s'intitola come il titolo di questo post (anzi viceversa!), sottotitolo (del libro): 271 morti in due o tre prose..
..non ricordo perchè l'abbia acquistato..
..ma questi sono dettagli irrilevanti..
..il libro in realtà è una raccolta, di mini-biografie di personaggi più o meno noti, mini perchè per lo più brevissime, e con una prospettiva particolare, quella di poter avere duplice natura, quella di mini-biografia, e quella di maxi-epitaffio..
..e qualcuna, randomicamente, finirà su questa colonna.

Pedro de Alcantara Francisco Antonio Joao Carlos Xavier de Paula Miguel Rafael Joaquim Josè Gonzaga Pascoal Cipriano Serafim de Braganca e Bourbon
Queluz, Lisbona, 24 settembre 1834. Diciotto nomi, due troni (di imperatore del Brasile, di re di Portogallo), trentasei anni. Sotto un fardello così, il minimo è morire.



"New York, 16 novembre 1971. Muore in casa, di un'overdose di uova strapazzate all'acido lisergico e cocaina. Ha appena salutato la città in un film (Ciao, Manhattan!) e oggi la saluta nella cosidetta realtà. E' stata la controfigura femminile dell'algido Warhol, re tiranno del pop.
Avvolta in una nuvola d'alluminio o nuda sotto il visone bianco, capelli laccati d'oro e scarpine basse, il naso lucido di cipria e di neve, tutte e due del colore della pelliccia, tenendo al guinzaglio quindici conigli spauriti, tutte le notti ha ancheggiato ai riff dei Velvet Underground e ad ogni alba è crollata fra le braccia dei tassisti, a cui, balbettando l'indirizzo, lasciava in mancia qualcuno dei suoi gioielli.
Aveva ventotto anni, uno meno di Evaristo Carriego e John Keats.
Edie Sedgwick

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