..alla fine siamo riusciti a farlo..
..ed è stata una bella ammazzata..
..la cosa migliore che mi è capitata di sentire nell'arco di una giornata tanto torrida quanto lunga sono stati due commenti, assolutamente antitetici, dello stesso fatto.. il primo è stato di un regatante esperto, di alto livello (Star, Finn..), che mi fa "non è una barca del cazzo come quelle moderne che sali, cazzi e vai.. è da capire come portarla, come regolarla, è un tipo di vela.. è come il Finn, come la Star è.. DIFFICILE!!"
..un altro, poco dopo, mai salito prima su di una barca a vela mi fà: "non credevo che la vela fossi così divertente, e così facile! Uno vede la barca con tutte queste cime colorate, e pensa chissà quanto sarà complicato, e invece è facilissimo!!"
..e tra questi due estremi, che sono poi la ragione perchè dopo tanti anni continua a piacermi lo Snipe, è successo un po' di tutto, ovvero..
Domenica scorsa, dopo una breve rincorsa che sembrava non volesse finire più, si è finalmente tenuto uno Snipe Open Day anche in IV Zona.
Località prescelta per l’Open Day nostrano inevitabilmente, data la stagione, il Lago di Bracciano, nella fattispecie l’AVB.
Periodo inevitabilmente Luglio, cosa per altro non facilissima, stante la compressione dei Calendari agonistici di Classe e Circolo in questa stagione, ma in coda al Mondiale Master Snipe di Villamoura, che inevitabilmente ha sospeso l’attività agonistica locale, e subito prima che il Circolo mettesse in scena il Bracciano Star (quest’anno anche Campitaliano Star), un francobollo di Domenica siamo riusciti a trovarlo, e quindi..
..e quindi arrivo al Circolo in una mattina di quelle che Roma sembra Calcutta, e trovo il Circolo ancora apparecchiato della sera prima, che se ne celebravano i 40 anni, e ci sono ancora in giro sedie, fiaccole romane esaurite e resti di palloncini bianchi, rossi e blu, che sono i colori del guidone sociale, ma che lasciati così in giro a caso, sembrano i postumi di quegli eventi elettorali americani, che riempiono di palloncini i campi del MidWest!
Fortunatamente soci sopiti tra le fratte non ce ne sono, o almeno non ne trovo io, in compenso c’è Altin (il Nostromo) a lavoro, per rimettere tutto a regime.. e con grossa sorpresa ci sono anche i primi avventori dello Snipe Open Day: non sono le 10, e l’appuntamento era alle 12.. Italiani in anticipo sono in effetti una rarità!
Non prima di aver immesso un altro secchio di caffè, cominciamo ad armare due delle barche che saranno coinvolte, ossia 30k1 e lo Snipe della Classe, la terza, quella degli Stracciolis, se la armeranno loro, quando faranno la grazia di arrivare. La temperatura è già tale che le cicale fanno un baccano del diavolo, intanto chiama Dieghino per dire che fa sega, poi gli mandano una foto con gli snipe in armo, e sale in macchina e ci raggiunge!
L’attesa, va da se, è quella del vento, con una brezza pavida e appiccicosa da nord che non promette nulla di buono, anche perché deve ritirarsi prima che si stenda la termica diurna e si possa finalmente andare in acqua senza il rischio di rimanere abbonacciati in un forno a vapore.
Fin qui insomma nulla di particolare, affermazione non valida quando invece si va a parlare dei “canali” usati per attrarre fruitori di questo Open Day all'Amatriciana.
Quest’anno infatti è stata la prima volta che, stante l’investimento che la Classe ha fatto in “comunicazione”, abbiamo potuto mettere a terra strumenti fino ad oggi inutilizzati ovvero:
- la preparazione di una grafica dedicata, che in Italiano sarebbe: locandine digitali dedicate all’Evento, tutte uguali come impianto, ma declinate a seconda del Circolo organizzatore (di Open Day ce ne sono stati e ce ne saranno nei prossimi giorni diversi in giro per l’Italia), locandine che nel Nostro caso sono state stampate e esposte al Circolo e inviate in forma digitale.
- la promozione dell’Open Day sui Social Media (leggi FaceBook) nella pervicace convinzione che fare comunicazione non sia solo raccontare lo snipe a chi già l’abbia o comunque ci vada
- la pubblicazione della notizia degli Open Day sui media del settore (che rispondono, se tutto va bene, in maniera spesso anacronistica.. ma sono fatti così, che ci possiamo fare?!)
- il solito, imprescindibile, passaparola.. anche se almeno nel caso Nostro (ma non credo saremo i soli), si è trattato di un “passaparola” un po’ più spinto del solito, ad esempio chiedendo al Circolo di “invitare” (inviando la detta locandina) non solo tutti i Soci del Circolo stesso, spesso ancora Soci ma non più da tempo velisti praticanti (come nella stragrande maggioranza dei Circoli italiani), ma anche tutti quelli che avessero visitato il Circolo durante gli Open Day organizzati da inizio stagione dal Circolo Stesso e tutti i genitori dei ragazzi iscritti alla scuola vela.. un passaparola2.0, per capirci..
Risultato?
Personalmente ben al di là di ogni più roseo (mio) pronostico: circa 20 persone!
Velicamente parlando il gruppo era assolutamente eterogenee, nel senso: sia totali neofiti che regatanti esperti (in altre Classi).
In termini logistici questo ha comportato: 2 gommoni di assistenza anziché uno come preventivato, e 3 snipe, tutti in acqua per almeno 3 ore, in una giornata meteorologicamente FANTASTICA, più un cartone di birre e alcune pizzette!
La formula, che il secondo gommone ha reso possibile, è stata quella di imbarcare tutti e di usare i gommoni come piattaforme alle quali gli snipe accostavano caricando e scaricando prodieri.
Avendo anche dei ragazzi molto esperti, a loro è stato affidato uno snipe in autonomia, e infatti se la sono cavata egregiamente!
In diversi mi hanno giustamente chiesto se si siano divertiti i convenuti?
Questo dovremmo chiederlo a loro, io però ho posto la stessa domanda a un Socio/Consigliere del Circolo, che ci ha dato un prezioso aiuto in qualità di Driver di uno dei gommoni, il quale mi ha detto che non vedeva al Circolo gente tanto entusiasta e sorridente da tempo immemore.. quindi sì, possiamo ragionevolmente considerare che i convenuti si siano divertiti!
Da rifare?
Certo, ma con calma, che almeno io ho un’età.
E cercando di fare tesoro dell’esperienza, se lo rifacessimo, sicuramente cambierei l’orario: possiamo farlo tranquillamente alle 15!
Questa volta lo avevamo fissato alle 12.. abbiamo cominciato a ricevere ospiti alle 10.. e poi si è usciti, inevitabilmente, alle 15 che prima non c’era un filo d’aria ma una canicola importante.. anche se con l’occasione in molti si sono deliziati con la pasta al ragù di cinghiale somministrata dal locale punto di ristoro.. che con 40°C e l’umidità che c’era deve avere effetti pressoché lisergici!
Ci sono poi alcuni aspetti appresi meglio, che prima magari si sospettavano ma non se ne era così sicuri, ovvero:
Il “passaparola” è imprescindibile, necessario, e assolutamente insufficiente. Chi si presenta a ogni Assemblea di Classe invocandolo come unico fattore di promozione della Classe è oggettivamente fuori dal tempo.. come pensare di curarsi un’infezione con l’imposizione delle mani, anziché con un antibiotico: ossia ognuno è liberissimo di farlo, e male non farà di sicuro, ma è molto probabile che non basti.
La vera differenza, questa volta, è stata finalmente la possibilità di fare un po’ di “leva” sui social media. Certo costa, ma senza evidentemente non si può fare.
A mio avviso ha anche aiutato, e tanto, l’avere una grafica dedicata, che dà a queste iniziative locali un inquadramento “Nazionale” dal quale non si può e non si deve prescindere! E in questo, a suo modo, anche l’avere una landing-page dedicata dove andarsi a registrare ha contribuito a costruire l’Evento.
L’impressione generale è che finalmente siamo riusciti (almeno un po’) a portare la notizia dell’Evento “fuori” dal cortile della Classe, che è tantissimo.
Altre due cose imprescindibili: i Soci della Classe. Noi eravamo in sette.. e se fossimo stati di meno sarebbe stato estremamente più complicato. Quindi è fondamentale che questi eventi ci siano e che i Soci si rimbocchino le maniche.
Cosa altrettanto importante sono i Circoli, che devono capire, e alcuni lo stanno facendo, che queste attività per loro sono essenziali, perché è vero che il business principale per un Circolo, oggi, è scuola vela ragazzi e squadre agonistiche giovanili (a latere di lettini prendisole e posti in banchina, per quelli di ciò dotati), ma è altrettanto vero che le “giovanili” poggiano su di un flusso di arrivi/partenze di ragazzi facilmente suscettibile di intoppi, mentre coinvolgere un adulto, con un corso di vela dedicato (se non pratico) o rimettendolo in acqua come regatante (se di ritorno a attività del genere) creando le condizioni a ciò utili, allarga stabilmente la compagine “sociale” del Circolo, che del Circolo è l'architrave.. altrimenti il passaggio è quello noto a tutti: sempre meno soci che giocano solo a carte, il circolo diventa un parcheggio di barche inutilizzate, e poi fine.
Per quanto riguardi poi i “risultati” immediati: dopo la giornata di domenica scorsa, incrociando le dita, dovremmo avere in acqua, per il prossimo Zonale, un equipaggio juniores femminile: ragazze con tanta esperienza di derive agonistiche che arrivate all’Università hanno dovuto smettere, e che ora vorrebbero continuare a regatare nel tempo libero, senza spendere cifre vergognose.. e credo che questo sia ESATTAMENTE un esempio del Nostro target ideale.. ovviamente ora è prematuro per dirlo, intanto speriamo di riuscire a mandarle in acqua il prossimo w.e., anche perché ci potrebbero essere anche altre persone nella stessa situazione!
E poi avremmo almeno altri 5 o 6 partecipanti, forse di più, che prenderanno parte ai prossimi corsi di vela per Adulti del Circolo, perché vorrebbero avvicinarsi alla vela, con tutta calma, e senza smanie agonistiche, per ora.. i quali però già chiedono, una volta fatto il corso, se ci sia uno “snipe sociale” per cominciare ad andare in giro per il Lago in autonomia.. ma questo è un altro tema ancora.. non secondario, ma altro.
A questo punto, inevitabili, e ci mancherebbe, i ringraziamenti, ovvero:
Al Segretario Nazionale, per la pazienza e la barca della Classe.. che ora le riportiamo!
A Roger che la barca l’ha fisicamente portata a Bracciano, da Monfalcone.. salvo poi scappare fino a Villamoura per non venire a sbattersi all’Open Day.. ma la prossima volta non avrà scampo!
A Alessandro e Laura di Studio Labsus, per tutta la parte di grafica e social media, per sopportare le mie continue richieste a ore improbabili.. e per essere brillantemente sopravvissuti al contatto con un mondo tutt’altro che facile, ossia quello dei media della nautica italiana..
A Elena, Eugenio e Lucia, che ci hanno dato l’opportunità di fare l’Open Day all’AVB, promuovendolo, come sopra si diceva, dentro e fuori il Circolo!
A Giancarlo, che pur essendo membro del Direttivo dell’AVB, non di meno si è offerto con grande entusiasmo di venire a fare il driver di uno dei gommoni
A Paolina che nonostante i postumi di una sbronza gigantesca.. da Crodino.. ha accolto i convenuti e poi è venuta sui gommoni a fare la scafista
A Giovanna, che ha lasciato i manuali per qualche ora, per venire a fare la scafista pure lei, e ha pure portato le pizzette, poi l’abbiamo messa al timone di uno Snipe, poi di gommone, poi di nuovo i Manuali!
Alla Contessa Mariapaola Straccioli Mazzanti che vien dal Mare, che timonava uno degli snipe coinvolti (il suo) ma non prima di aver spiegato a terra "lo snipe nel linguaggio dei segni".. abbiamo il video.. ma è piuttosto equivoco, come al solito quando si tratta della Straccioli Mazzanti!
A Giovannino Moroboshi Iasiello, discepolo della scuola di Nanto, che nonostante il terrore atavico per tutto quel che galleggi e per tutto quello su cui quel che galleggia galleggi, e soprattutto nonostante un attacco violentissimo di peronospora con annesse complicazioni epidermico-respiratorie, ha fatto foto e video in acqua e a terra.. ancora non ha del tutto chiare le potenzialità dello zoom della macchina fotografica del telefono.. evidentemente.. ma di certo non si è risparmiato! Compresa la corsa a Roma all’imbrunire, tagliando per fossi con la Jimmy, per andare a spostare termosifoni.. ma anche questa è un’altra storia!
A Dieghino e Checca, che hanno lasciato lettino e ombrellone all’Argentario, per precipitarsi a dare un aiuto importante alla giornata.. ovvero: hanno rubato il secondo gommone all’AVB, ma solo protempore, anche perché la benza è finita presto.. ma tanto il lago è chiuso, e più di tanto dove vuoi finire?
A Roberto e Maurone, che sono venuti a trovarci in acqua, dando modo ai convenuti di vedere come va uno snipe quando non sia in modalità “open day”
A tutti quanti, a vario titolo, si siano interessati a questa attività, passando a trovarci, dando consigli, suggerimenti o magari una mano per le piccole cose che comunque servono sempre, con la speranza che seguano altre giornate come questa e che coinvolgano sempre più snipisti e non.
ora la parentesi no-regatta è finita, si torna in acqua, speriamo!
grazie a tutti e a presto.
..
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