..la notizia non è che sono decenni che vessano la piccola nautica da diporto, privatizzando furiosamente qualsiasi straccio di accesso a mare, che sia una banchina o uno scivolo, e non è nemmeno che si continuano a costruire marina privati per barconi, marina enormi, che falliscono sistematicamente e vengono sistematicamente "salvati" con operazioni a dir poco opache, pieni di posti barca king size, e senza nemmeno uno scivolo.
..il che ovviamente non cambierà la situazione di una virgola..
..poi un giorno, forse, quando il CONI, in seno a qualche spending review, chiuderà il rubinetto alla FIV, se ne accorgerà anche quest'ultima, e magari, assieme all'UVAI, cominceranno a fare qualcosa di concreto perchè sia garantito l'accesso a mare per il piccolo diporto, a vela o motore che sia, come in qualsiasi paese civile, come negli States, patria della privatizzazione estrema, dove qualsiasi sputo d'acqua navigabile, interno o marino che sia, è accessibile, a costo zero, con scivoli e pontili pubblici, l'uso dei quali non prevede l'obbligatoria gabella al cantiere/marina di turno..
..certo, qualche sostituto procuratore che andasse a mettere il naso in certe mefitiche concessioni rilasciate a società private per porti che erano stati appena ristrutturati ed ampliati con fondi pubblici, rendendoli inaccessibili a qualsiasi cosa che non abbia attaccato a poppa almeno due motori da 500CV.. qualcosa del genere, agevolerebbe il processo, senz'altro!
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